domenica 29 aprile 2012

ARTICOLO PUBBLICATO OGGI DAL CORRIERE DELLA SERA (ANCHE SUI NON DORMIENTI)

I naufraghi del lavoro

Non sono solo quelli che un’occasione di lavoro vera e propria la stanno ancora aspettando. Quelli come Stefania, 28 anni, che ha raccontato (e fatto indignare) sul blog Solferino 28anni la sua vita da stagista a 300 euro al mese. I naufraghi del lavoro sono anche persone che un impiego ce l’hanno. Ma che nonostante questo cercano un appiglio, qualcosa a cui aggrapparsi che garantisca loro la salvezza quotidiana, per non affogare nel mare del lavoro sottopagato e senza garanzie che sembra estendersi verso ogni settore. Per questi ragazzi non si tratta più di stabilire una rotta, il traguardo è diventato semplicemente riuscire a restare a galla.
«Una volta, qui a Torino, a battersi per i diritti minimi dei lavoratori erano solo gli operai della Fiat. Oggi sono tutte le categorie. Le istituzioni hanno il dovere di rendere conto. Cosa sta succedendo?».
Questo appello, Paola, 31 anni, lo ripete ogni lunedì davanti al Comune dove con il gruppo degli «operatori sociali non dormienti» formula interpellanze contro le distorsioni del suo settore. Lei è psicologa. Eppure contrattualmente è sempre stata catalogata come educatrice, a 8,6 euro lordi l’ora. Ne potrebbe incassare anche 30.
I primi contratti «veri» sono stati di sostituzione in una cooperativa per le disabilità: «Sempre precari. Dovevo andare a lavorare in nero nei bar e nei ristoranti per sopravvivere. Mi dicevo: ho sbagliato tutto». Poi gli anni orribili 2009-10: «Ero costretta a lavorare 6 giorni su 7, come affidataria di minori problematici o disabili. Mai incassato più di 300 euro al mese, in media 150. Ma più hai bisogno di lavorare, più accetti contratti qualsiasi, più aumenta la sensazione di umiliazione».
Circoli viziosi che pochi hanno il coraggio di combattere. Lo ha fatto la brianzola Stefania. Anche lei lavora nel sociale. Per pagarsi gli studi in Scienze dell’educazione alla Bicocca faceva la stenografa in tribunale. Ma l’agenzia incaricata di trovare ragazzi per questo lavoro pagava a tre-sei mesi i già pochi soldi promessi: «Ci siamo stancati e abbiamo fatto causa. Bisogna intervenire legalmente. È l’unico modo, anche se si viene ricattati». Secondo Andrea Fumagalli, docente di Economia politica all’Università di Pavia, questa precarietà nei contratti lavorativi «ha creato una svalorizzazione del lavoro, soprattutto cognitivo. Cinque euro sono diventati un salario di massa: dagli aspiranti giornalisti fino a chi raccoglie i pomodori». Si è creato insomma un variopinto esercito di precari. Che a Milano sfilerà il primo maggio per la «Mayday Parade». Con loro ci sarà anche l’avvocato Massimo Laratro: «Si stima siano circa quattro milioni i lavoratori cui viene fatto un contratto precario».
Tra i 40 modelli esistenti «i più usati sono tre: il tempo determinato, a progetto e la partita Iva mono-committente». Luigi, 29 anni, è un tecnico luci. Assunto a tempo indeterminato per una cooperativa, in realtà lavora a chiamata: «I clienti li trovo io. Poi la fattura viene pagata alla cooperativa che trattiene il 30% e quindi mi gira lo stipendio». Ma le aziende non sempre pagano: «Sto aspettando i soldi di gennaio». Puntuale è Autogrill. Anche se, racconta Marco, un dipendente 26enne che lavora in un punto ristoro di Rho Fiera, «a volte ci pagano con i voucher. Una sorta di buono pasto che deve essere cambiato alle Poste».
Se da dietro il banco ristoro si passa a una galleria d’arte, il cambiamento è solamente di facciata. Ci lavora Paola Sangeveri, 28 anni, laureata in Storia dell’arte. Entra in galleria ogni giorno alle 11, esce alle 19. Ma non ha un contratto. Tutto in nero. «Il sistema funziona così. E sono già fortunata. All’inizio lavoravo gratis. Ora almeno ho qualcosa. Arrivano dieci curricula al giorno. Se alzassi la testa per chiedere una giusta retribuzione mi caccerebbero».
Ricatto e consenso. Un cortocircuito di cui si sente responsabile anche una ragazza il cui sogno era da sempre lavorare a teatro, dietro le quinte. Ora che ha 28 anni accetta di raccontare la sua storia a patto di non dire nemmeno il suo nome. Scelta prudente. «Sono tecnico luci. Lavoro in un teatro milanese: ho un forfettario basso e faccio del nero quando seguo progetti esterni». Non ha scelto questa professione per soldi: «Ho una situazione variabile: possono capitare grosse produzioni che ti danno 1.000 euro per dieci giorni oppure mesi in cui guadagno 300 euro, che è il forfettario che mi dà il teatro di cui sono dipendente». Nel frattempo cerca «di fare di tutto per non aprire una partita Iva. I commercialisti non sanno bene come gestire persone come noi». Il supporto dei genitori è indispensabile: «Senza loro non potrei fare questa vita. Quanto al domani, evito di pensarci». La rabbia è verso un sistema che sembra impossibile da cambiare: «Lavoro su una scala alta sei metri e non ho tutele. I nostri sono contratti di scrittura: come succede agli attori, anche i tecnici vengono scritturati. La distorsione del mestiere è che le compagnie a fine stagione licenziano chi lavora per loro: i tecnici vengono licenziati prima di Natale e riassunti a gennaio e poi a giugno e riassunti a settembre per non pagare ferie e tredicesima». Lo sconforto è non vedere via d’uscita: «Sono in un circolo vizioso imposto da chi ha iniziato ad accettare queste condizioni di lavoro e non so come uscirne».
Andrea non si è mai scapicollato per arrivare presto a scuola. Sapeva di non essere tagliato per lo studio «e così finite le medie ho iniziato a lavorare». Oggi ha 28 anni e se all’inizio non era difficile lavorare come muratore, da tre anni le cose sono cambiate: «Ora si fatica. La gente spende poco, le ditte chiudono, tanti amici sono in cassa integrazione». Anche per lui, difficile parlare di stipendio: «Si vive giorno per giorno. Se mi pagano 20 euro all’ora va alla grande. Tolte le tasse resta più o meno la metà». Si dice fortunato per aver ereditato dalla mamma, alla sua morte, la casa: «Altrimenti non potrei vivere per conto mio. Il futuro non sarà mai nostro». Dal governo vorrebbe aiuti per i giovani: «È talmente difficile aprirsi un’attività che bisogna accettare lavori sottopagati. Ma essere sfruttato ha un sapore diverso se cammini sui tetti».
Luca, 29 anni, da tre lavora in proprio, con il fratello, come elettricista.
«Se sei bravo la gente ti cerca ma le spese sono tante e alla fine guadagno meno rispetto a quando facevo l’operaio: prima avevo 1.200 euro al mese. Ora se va bene 1.000».
Perché non basta trovare il lavoro, bisogna anche vedere se poi ti pagano: «La gente temporeggia, chiede mille sconti. Oppure proprio non ti paga e lì che fare? Non sono cifre per cui conviene chiamare gli avvocati». E quindi si lascia perdere. «Le banche poi non danno fiducia. Quando ho iniziato questa attività dovevo comprare il materiale, il furgone, gli attrezzi. Avevo portato in banca la mia liquidazione: dieci anni di lavoro. Mi avrebbero fatto solo un finanziamento e a patto che mio padre versasse come tutela i suoi risparmi. A quel punto è stato più logico usarli direttamente».
Il rame costa, le spese sono tante e Luca, che vorrebbe «metter su casa» con la fidanzata, da due anni non riesce nemmeno ad andare in ferie. E quando si ritrova sui tetti, maneggiando un’antenna, la domanda che ricorre è: «Chi me lo fa fare?». La stessa che si fa Marco (foto), 30 anni, imbianchino: «Ormai nell’edilizia lavora chiunque a prezzi stracciati. Ma le tasse sono altissime: se dovessi stare fermo anche solo un mese sarei rovinato». Perché lui ha anche una moglie a cui pensare, licenziata quando ha detto di essere incinta del loro bimbo che oggi ha tre anni. Non chiede aiuti, ma almeno di non essere ostacolato: «Non solo le tasse sono pesanti ma mi chiedono anche l’anticipo. Non è giusto: perché devo anticipare soldi che non ho ancora preso?».

IMPORTANTISSIMOOOOOOOOOOOOO

IMPORTANTE A TUTTI I NON DORMIENTI:
- domani mattina alle h. 8 al programma Agorà, su RAI 3 andrà in onda un'intervista sulla condizione dei lavoratori precari,difficoltà,ecc..e ci sarà anche il pezzo di Paola in cui parla dei Non dormienti.
- oggi è apparsa sul Corriere della Sera, un'altra intervista (sempre a Paola) sulla condizione giovanile lavorativa, ed anche li siamo stati citati.
-sempre Paola è stata contattata da una giornalista della 7, che ci vorrebbe intervistare domani sera verso le 18.30 davanti al Comune di torino.
PARTECIPIAMO NUMEROSISSIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

giovedì 26 aprile 2012

7 maggio WELFARE DAY 24 ORE SOTTO IL COMUNE!!!

Appello per un Welfare day:
portiamo i servizi in piazza!
lavoriamo per tutelare diritti e dignità, non vogliamo lavorare senza diritti e dignità!
Siamo operatori ed educatori dei servizi del comune di Torino, svolgiamo un servizio pubblico che
il comune e l'asl hanno da tempo deciso di esternalizzare alle cooperative.
Sono anni che assistiamo alla dismissione di strutture e servizi (per esempio, i dormitori di via
Ghedini e strada Castello, la riduzione dei finanziamenti ai servizi rivolti ai minori, ….).
Ora il Comune e l'Asl ritardano anche i pagamenti alle cooperative, ed alcuni di noi non stanno
ricevendo lo stipendio con la scusa che non ci sono soldi!
Ma noi non ci stiamo più: con solo i 7 premi di produzione più pagati nel 2011 tra i 170 dirigenti
comunali -oltre 250mila euro- si potrebbe mantenere ad esempio un’anno intero di un dormitorio
comunale (stipendi, forniture di attrezzature, riscaldamento, distribuzioni cibi e bevande calde,
igiene etc.), il super manager della Città Vaciago guadagna in un anno 20 volte un’educatore delle
cooperative, e gli esempi potrebbero andare avanti all'infinito!
Per rendere visibile alla città il nostro grido d’allarme e la nostra protesta proponiamo a tutti gli
operatori e le operatrici sociali di portare in piazza i propri servizi: rendiamoci visibili, vediamoci
lunedì 7 maggio dalla mattina sotto il comune, per 24h di servizi in piazza, chiudiamo i servizi e
svolgiamo il nostro lavoro, insieme ai nostri utenti, nella piazza del comune, in modo che tutti/e
vedano, il consiglio comunale in primis, cosa rischiano di perdere!
Chiamiamo il comune e l'asl alle loro responsabilità: i soldi vanno spesi per i servizi, gli operatori e
le operatrici non possono lavorare senza stipendio, i servizi sociali contribuiscono alla ricchezza di
tutti/e, una città che in un periodo di crisi taglia i servizi e non paga i propri operatori è una città che
si condanna al declino umano e sociale.
Invitiamo a partecipare anche i dipendenti pubblici che in questi anni hanno visto diminuire le
risorse per i servizi e che su questa china rischiano a breve di veder tagliato anche il loro posto di
lavoro.
Invitiamo i sindacati a proclamare una giornata di sciopero per sostenere la partecipazione alla
giornata di lotta e per dare un segnale chiaro che le fattuire vanno pagate e il welfare non deve
essere tagliato.
Per la difesa del welfare
Per la difesa del salario
Perché a pagare la crisi non devono essere i lavoratori e gli utilizzatori dei servizi sociali!
Operatori sociali non-dormienti

lunedì 23 aprile 2012

comunicazioni ANEP

Carissime colleghe e colleghi, soci e non soci, eccoci ad informarvi dell’Assemblea Regionale della sezione del Piemonte e Valle d’Aosta (in allegato), si ricorda che l’assemblea regionale dopo quella nazionale è uno degli organismi più significative della vita della associazione, inoltre comunichiamo che ad essa possono partecipare tutti, ovviamente avranno diritto al voto solo i soci in regola con il tesseramento 2012.
Nell’attendervi numerosi

Auguriamo a tutti voi una buona settimana
Sabato 12 maggio 2012
alle ore 6.00 in prima convocazione ed alle ore 10.00 in seconda convocazione.
L’assemblea si svolgerà presso la sede di

Via Roma 102 – Collegno (Torino) sede del B.A.S.C.O.

con il seguente ordine del giorno:
1.      Relazione attività svolte dal CDR nel 2012
2.      Aggiornamenti dall’Assemblea nazionale 2012;
3.      Elezioni dei componenti il C.D.R.
4.      Varie ed eventuali.

Le deleghe sono ammesse solo tra soci, esclusivamente in forma scritta, per un numero  massimo di tre per socio.

le perle di saggezza del nostro caro Giuseppe : )

ore otto del mattino, tra via Maria Vittoria e piazza S. Carlo...un odore fetido, nauseante, che sa di stantio, di mortifero.
è un pò cio che accade, quando il corpo si spegne, oppure è gia trapassato, come privo di anima, di vita...
in questa società, le cose rischiano di andare a finire così, per inedia, indifferenza, come davanti al più allucinante spettacolo, di fronte al quale, per rassegnazione o per abitudine, non avviene più alcun sussulto.
Certo, nella reazione, possono agire diverse modalità, a volte di conflitto, a volte di meraviglia, comunque, di un qualche segno di vita, che manifesta la propria partecipazione, nel dissentire o nell'approvare.
Il nostro momento storico, per chi vuole accorgersi, trasuda di difficoltà, di buone occasioni per riprendere coscenza dei molti espedienti di assopimento, con cui, senza dover far uso di chissà quali sostanze, il torpore ha consentito il disastro a cui rischiamo di assoggettarci, come un male incurabile, rendendo cadavere lo stesso corpo sociale, ancor prima di spirare l'ultimo anelito di vita.
Quindi, quell'odore di stantio, di muffe puzzolenti, che sanno di morte, proprio come l'ignavia e l'accidia, peccati capitali, che, per perbenismo o per ignoranza, si sono insinuati nei gangli dei luoghi pubblici, agiti da poteri sinistri, che badano solo a sè stessi, mietendo vittime inermi, che fungono da cuscinetto per attenuare le sordide azioni di una classe dirigente, sempre più famelica e spietatamente ottusa.
Per la gente di strada, gente di sangue e carne, non resta che un fremito di reazione, che restituisca un minimo di dignità, che possa gettare un filo di speranza, oltre le più apparenti difficoltà, con l'intento di darci un ruolo, attivo e, direttamente proporzionale con la nostra passione, foriero di nuove prospettive, che portino con sè, il nuovo paradigma, di una società che riprende in mano le proprie sorti, adottando e proponendo prospettive totalmente opposte a quelle che i partiti e le classi dirigenti, tra consigli di amministrazione di banche, di società quotate in borsa, enti pubblici a fianco delle amministrazioni locali, associazioni e sindacati, giornalisti della carta stampata e dei media televisivi e radiofonici, in una specie di girone dantesco, si rimescolano e si riesumano vicendevolmente, cambiando tutto per non cambiare nulla, mentre il vero cambiamento ce l'abbiamo in mano noi.
Se riuscissimo a dettare, anche in minima parte, per un'iniziale esperimento, l'agenda politica, su temi di fondamentale importanza, come lo stato sociale, omnicomprensivo di tutte le questioni sul tappeto dell'attuale realtà sociale cittadina, che non sarà certo tanto diversa in tutte le altre città del nostro Paese, potrebbe essere un primo passo, ma importantissimo per il futuro, anche il più immediato, se non altro per restituire la sensazione, la palese percezione, che si può fare, a patto di crederci, fino in fondo, senza mollare, perchè perfettamente consapevoli di essersi ripresi la capacità di riappropriazione del nostro futuro e di quello delle generazioni successive.
Sullo sfondo, si pone la possibilità di recupero di una maggior partecipazione, anche dei giovani, così scoraggiati, disorientati, mentre, con un eventuale risultato, riusciremmo a dare un'iniezione di nuova fiducia, anche a queste nuove generazioni, senza dimenticare che, prima o poi, questi cosiddetti giovani, saranno la futura classe dirigente di questa società.
Se il buongiorno si vede dal mattino, cerchiamo di spazzare via quest'atmosfera così pesante, così nauseante, per ridare un pò di colore e di profumo a queste giornate di primavera...

INCONTRO OP.SOC. NN DORMIENTI DI IVREA

GIOVEDI 26/04 ALLE ORE 20:30 PRESSO PIAZZA PRIMO MAGGIO A BELLAVISTA (IVREA), RIUNIONE OPERATORI SOCIALI NON DORMIENTI DI IVREA E CANAVESE.
RITROVO DAVANTI ALLE SCALINATE DELLA PIAZZA.
 
Discuteremo di:
 
- Tagli al Welfare e prospettive sul nostro territorio.
 
- Aggiornamento azioni del gruppo OPERATORI SOCIALI NON DORMIENTI di Torino ed iniziative dei prossimi giorni.
 
- Iniziative individuali e di gruppo per raccolta firme per la PETIZIONE per l'ASSEMBLEA PUBBLICA chiesta al comune di Torino per Maggio!
 
- Future iniziative del gruppo.
 
 
Abbiamo bisogno di confronto e condivisione per cercare di affrontare al meglio la crisi che ci stà investendo...attraverso questo, possiamo costruire possibili prospettive e creare una rete solidale con altri territori! Sono importanti le mobilitazioni che si stanno creando in altri contesti e luoghi...Certo, bisogna fare i conti con la propria vita e la propria giornata non sempre facile e che ci porta a porre attenzioni sul qui ed ora...Ma non dobbiamo perdere l'idea del domani, della prospettiva...del cambiamento!!!
 
A giovedi!
-Giorgio-

domenica 22 aprile 2012

A TORINO NIDI E SCUOLE DELL'INFANZIA NON SONO IN VENDITA!!!FIRMATE LA PETIZIONE!

Con la prima assemblea e l’elezione degli organi statutari il Comitato Zero-Sei.com diventa operativo ed inaugura una nuova realtà sul territorio torinese. Esso è composto da educatrici, insegnanti, genitori, assistenti educativi e da cittadini che ne sposano e  ne condividono i temi e lo spirito; è senza scopo di lucro e  si pone come obbiettivo fondamentale difendere e rivendicare la natura di Servizio Essenziale, di Bene Comune dei Servizi all'Infanzia , proprietà esclusiva della Collettività, della Cittadinanza.
Il Comitato Zero-Sei.com denuncia la superficialità e l'irresponsabilità con cui si e’ gestito il Servizio Educativo negli asili nido e nelle scuole dell'Infanzia in questi ultimi anni . Il 30% del personale  che lavora nei Nidi e nelle Scuole dell'Infanzia è precario, alcuni lavoratori prestano il loro servizio anche da oltre 10 anni. Oggi il Servizio Educativo , a causa di un mix micidiale di leggi e scelte politiche (sforamento del patto di stabilità che implica il blocco delle assunzioni nella P.A. per tutto il 2012, impossibilità per legge di prorogare i contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi, legge del turn over che consente 2 assunzioni a tempo indeterminato ogni 10 fuoriuscite per pensionamento, difficoltà di far quadrare il bilancio del Comune), sta perdendo quelle caratteristiche fondamentali che per anni ne hanno tutelato la qualità e l'eccellenza, garantendo figure stabili  di riferimento per i bambini, la compresenza all’interno delle sezioni nel rispetto dei corretti rapporti  educatore-insegnate/ bambino, le attività formative per il personale. Siamo arrivati al punto di mettere in dubbio l’orario di apertura e di chiusura delle strutture, ipotizzando una tassa per il pre/post scuola e/o la disponibilità dei genitori a portare i bimbi più tardi o ad andarli a prendere prima.
A settembre, a causa del mancato rinnovo dei contratti del personale precario, non solo si lasceranno a casa lavoratori, la maggior parte dei quali donne con figli, ma si permetterà che vada disperso un patrimonio umano e culturale fatto di esperienza accumulata nel corso degli anni e di propensione, passione ed attitudine a svolgere  un  delicatissimo lavoro; inoltre non si sa ancora come verrà garantita l’apertura del Servizio, come e da chi verranno coperti i vuoti d'organico lasciati a fine giugno dal personale precario, come verrà affrontato il turn over conseguente alle numerose fuoriuscite  per pensionamento, e soprattutto se il Servizio rimarrà Pubblico, se verrà privatizzato o esternalizzato, se tutto o in parte.
 Il Comitato chiede la collaborazione di tutti coloro che credono che i SERVIZI ALL'INFANZIA debbano rappresentare una PRIORITA' nelle scelte politiche ed economiche dell’Amministrazione Comunale, che un BENE COMUNE non si possa privatizzare, che sia giunto il momento di attivare politiche di vero WELFARE ; e soprattutto, in uno Stato di Diritto, dal momento che le tasse le pagano i Cittadini , noi tutti dovremmo PRETENDERE CHE LE RISORSE PUBBLICHE VENGANO REIMPIEGATE IN SERVIZI ESSENZIALI. Noi crediamo che  i Servizi all'Infanzia non solo siano un servizio essenziale, ma che siano IL SERVIZIO ESSENZIALE per eccellenza, quello che ha più direttamente a cuore il futuro dei nostri bambini e delle nostre bambine, e quindi il futuro di tutta la COLLETTIVITA'.
Sindacati, fondazioni, associazioni, singoli cittadini possono sottoscrivere questo appello, aderire al Comitato, sostenendo la mobilitazione a favore di un Servizio che deve rimanere PUBBLICO e con standard qualitativi elevati. Esso chiede  all’Amministrazione Comunale, al fine di superare questo momento di crisi senza dover essere costretta a  ricorrere ad alcuna forma di esternalizzazione, di servirsi del nascente Comitato composto dagli stessi lavoratori che da anni lavorano con i nostri bambini, e di indire un bando che consenta assunzioni a tempo indeterminato nei Servizi all'Infanzia sin da gennaio 2013 quando, rientrando nel patto di stabilità, per la Città sarà nuovamente possibile assumere personale.
 Il Comitato Zero-Sei.Com  promette  iniziative di mobilitazione e di protesta,  qualora l'Amministrazione Comunale intendesse procedere con l'esternalizzazione di parte dei Servizi all'Infanzia della Città e con  la mancata riconferma del personale precario oggi presente all’interno delle strutture di Nidi e Materne.Per informazioni, adesioni o richiesta di chiarimenti scrivere e contattare il seguente indirizzo:
 infanzia@zero-sei.com       
---------------SE HAI GIA' FIRMATO CARTACEO, ASTIENITI DAL SOTTOSCRIVERE QUESTA PETIZIONE, GRAZIE ----------

Fornero e Profumo a Torino: un benvenuto agli (in)contestabili, cariche.INTERVISTA AL COMITATO 06

http://youtu.be/7I5Ih0yakds
(potete guardarlo direttamente su youtube)

ULTIME NEWS SULL'INTERPELLANZA!!

L'interpellanza da noi richiesta sarà discussa mercoledì 2 maggio...ma domani saremo lo stesso sotto il comune dalle ore 16.00 per ricordare al comune di Torino:- la condizione di lavoratori senza stipendio da mesi per il ritardo di comune e asl nel pagamento delle fatture alle cooperative e per dir loro che il welfare non è un privilegio ma un diritto garantito dalla costituzione,Costituzione che loro stanno tradendo con una politica di tagli di servizi e risorse!!!!!!

OPERATORI SOCIALI NON DORMIENTI
LUNEDI' 23 APRILE 2012
ore 16.00-

INCONTRO/PRESIDIO OPERATORI SOCIALI/davanti al COMUNE DI TORINO/P.za Palazzo di Città(To)...porta i tuoi cartelloni...
"Condividiamo la piazza con i precari dei nidi e materne"

In Consiglio Comunale sarà presentata l'interpellanza da noi richiesta:
-Pagamento fatture alle cooperative-
-Assemblea pubblica su i piani sul Welfare della Città di Torino-

Prepariamoci ad essere tanti!!!!

IN ALLEGATO Il VOLANTINO(facciamone tutti un pò di copie)

INOLTRE:

-Domenica 22 Aprile,Riunione Non Dormienti/ore 16.00/Mercato Coperto/P.za Crispi/Torino

-E' partita la raccolta firme per assemblea pubblica sul Welfare in cui chiediamo la presenza di Comune di Torino,Provincia e Regione Piemonte a un assemblea pubblica sul Welfare.Chi non ha  i moduli li trova in allegato!!!

-MANDATE LE VOSTRE STORIE,stiamo preparando un dossier,sulla condizione dei servizi alla persona,per cui caro operatore scrivi la tua storia e quella del tuo servizio in quest'epoca di tagli e di cancellazione di diritti.(anche in forma anonima).Mandala a autorganizzati@hotmail.it 
Buone giornate.Operatori Sociali Non Dormienti.

-Un contributo video sull'iniziativa di martedì 17 aprile in P.za Castello-
 Cerca su youtube...La rivolta delle scopettine.
http://youtu.be/sXsQBURqEdg

giovedì 19 aprile 2012

news..

NO, MA STATE TRANQUILLI GIUSTO LA VALLE DI SUSA SARA' INDENNE DA APPALTI TRUCCATI GONFIATI E PRESE PER IL CULO VARIE....

Appalti, nel mirino anche le Asl
Ogni anno circa 2 mila tonnellate: è il quantitativo complessivo di rifiuti che riguarda l'appalto bandito per la Asl To 1
una gara da 27 milioni di euro 
per la raccolta e lo smaltimento 
di rifiuti ospedalieri. Coinvolti manager e consulenti. La procura ha aperto un’inchiesta: si ipotizza il reato di turbativa d’asta [fonte LASTAMPA.IT]

continuiamo così!!

Questo sistema non è riformabile...Si fonda sul sopruso,sull'ingiustizia,sul privilegio di pochi a discapito di altri..Questo sistema è da cambiare.Possono cambiarlo coloro che da anni in tutti i campi hanno favorito questo sistema? Assolutamente no...lo hanno costruito loro.Sono i tiranni e i complici dei tiranni!!!!UN NUOVO MODO DI ORGANIZZAZIONE SOCIALE SOLIDALE,GIUSTO,EQUO LO POSSIAMO COSTRUIRE SOLO NOI...I NON DORMIENTI PROVANO A DARE IL LORO CONTRIBUTO.

MANIFESTAZIONE per la DIFESA DEI SERVIZI SOCIALI · Creato da No Ai Tagli Anzianidisabiliminori DOMODOSSOLA

Il COMITATO ART. 38 invita tutti a partecipare alla Manifestazione che si terrà a Domodossola sabato 21 Aprile. La partenza è prevista per le 10.30 da P.za Stazione. Se avete la maglietta "NO AI TAGLI ANZIANI DISABILI MINORI" indossatela, altrimenti andrà bene una qualsiasi t-shirt bianca .... Sono invitati a partecipare tutti coloro che sostengono il Comitato - operatori del sociale,cittadini, famiglie, associazioni e partiti. Grazie!!!

Conferenza su L’ambiente e lo sviluppo urbano nell'ambito che avrà luogo giovedì 19 aprile 2012 alle ore 18.00 al Museo di Scienze Naturali di Torino, via Giolitti 36 a cui interverrà Sergio Chiamparino Sindaco di Torino dal 2001 al 2011.

ciao a tutti
copio qui sotto l'invito per la Conferenza su L’ambiente e lo sviluppo urbano nell'ambito che avrà luogo giovedì 19 aprile 2012 alle ore 18.00 al Museo di Scienze Naturali di Torino, via Giolitti 36 a cui interverrà Sergio Chiamparino Sindaco di Torino dal 2001 al 2011.
Allegata locandina della conferenza
Cosa ne pensate  di fare un'intervento, davanti con un volantinaggio, dentro con un intervento?
Qualcuno ha tempo di preparare una bozza di volantino da dare ai partecipanti?
A presto
Renato

"Siamo lieti di invitare la S.V. alla Conferenza su L’ambiente e lo sviluppo urbano nell'ambito della rassegna FORUM NATURAE:Conversazioni sull'Ambiente correlata alla Mostra "Bulloni e farfalle" 150 anni di Ambiente in Piemonte che avrà luogo giovedì 19 aprile 2012 alle ore 18.00 al Museo di Scienze Naturali di Torino, via Giolitti 36. 
Interverrà Sergio Chiamparino Sindaco di Torino dal 2001 al 2011.
La sua amministrazione ha affrontato le grandi sfide della città, dalla preparazione e gestione dei XX Giochi olimpici invernali e delle relative opere alla realizzazione della metropolitana cittadina. Intorno agli eventi olimpici ha ricercato una nuova qualità urbana ed ha saputo costruire e trasmettere ai cittadini un forte senso di appartenenza e la passione di vivere con pienezza 
la propria città. (Passion lives here) 
La sua esperienza di amministratore, la sua schietta e apprezzata visione realistica e concreta dei problemi, sarà una piacevole occasione per "parlare di ambiente" anche nella nostra Città"

Resoconto dell’incontro con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale a seguito del presidio di martedì 17 aprile 2012 in via Alfieri 15, Torino.

Innanzitutto desidero ringraziare tutte le persone che sono intervenute e che hanno contribuito
con la loro presenza e la loro partecipazione, anche vivace, a trasmettere ai Consiglieri regionali la
gravità della situazione delle persone non autosufficienti (30mila in lista di attesa per le cure
domiciliari o per un posto letto convenzionato in Rsa) e per le migliaia di posti di lavoro a rischio
nel settore della cooperazione sociale e dei gestori privati.
E’ stata anche positiva la risposta delle televisioni: praticamente tutte le Tv locali erano
presenti, compresa Rai3 Piemonte che ha mandato un servizio al Tg3 regionale delle 14 e delle
19,30 del 17/4.
Per quanto riguarda i giornali abbiamo inviato invece una nota di demerito a La Stampa
(allegata) che non ha dato alcuna segnalazione sull’edizione cartacea odierna. Per quanto di nostra
conoscenza hanno invece dato riscontro i seguenti giornali: La Repubblica (Sara Strippoli), Torino
Cronaca - Cronaca Qui (Andrea Gatta); Metro. Inoltre ieri l’Ufficio stampa del Consiglio regionale
del Piemonte ha emesso una nota alle Agenzie.
Segnalazione dell’iniziativa era stata fornita altresì sabato 14 aprile su Torino Cronaca -
Cronaca Qui con la pubblicazione di un ampio annuncio/invito alla manifestazione del 17 aprile (a
cura e spese del Consigliere Laus), nonché informazione è stata fornita da La Voce del Popolo del
15 aprile, dal settimanale Il Mercoledì dell’11 aprile e da Vita diocesana pinerolese dell’8 aprile
2012.
La delegazione di dieci persone composta da rappresentanti delle associazioni del Comitato
promotore della 2^ Petizione popolare [Cpd, Csa (Fondazione promozione sociale, Utim, Anfaa),
Angsa, Ama e dalle organizzazioni che hanno aderito (Anaste, associazione dei rappresentative dei
gestori privati delle strutture residenziali per anziani; Forum del terzo settore e Legacoopsociali
Piemonte, Associazione Magistrati minorili] è stata ricevuta nella sala Viglione alle ore 13,00.
Erano presenti il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Valerio Cattaneo (che ha
dovuto assentarsi dopo il primo intervento); il Vice-Presidente del Consiglio Roberto Placido, due
rappresentanti dell’ufficio di Presidenza; la dott.ssa Vitale in rappresentanza dell’Assessorato alla
sanità e assistenza; l’Assessore al bilancio Quaglia, la Presidente della IV Commissione regionale,
Spagnuolo; numerosi Capi Gruppo e Consiglieri con una rappresentanza significativa dei partiti
della maggioranza e dell’opposizione.
Come è d’uso sono stati ascoltati i rappresentanti della delegazione, senza replica o interventi
da parte dei rappresentanti delle istituzioni.
Tutti gli intervenuti della delegazione, oltre ad elencare i gravi disagi e la negazione delle
prestazioni in corso, hanno chiesto:
 rispetto dei diritti previsti dalle leggi dello Stato;
 finanziamenti certi per il settore socio-sanitario e socio-assistenziale;
 iniziative urgenti perché ad Asl/Comuni siano date disposizioni perché assumano
provvedimenti per affrontare una situazione che non è più tollerabile né per gli utenti non
autosufficienti, né per le loro famiglie, né per gli operatori del settore;
 vincolo a bilancio di parte dei fondi pervenuti dal Ministero della salute per la Sanità
piemontese, per finanziare i Lea, Livelli essenziali di assistenza (cure domiciliari, centri diurni,
gruppi appartamenti, comunità alloggio, Rsa).
Ritengo che lo sforzo fatto sia stato necessario e utile, in quanto proprio il 17 aprile il Consiglio
regionale del Piemonte ha avviato la discussione sul bilancio regionale.
Come mi è stato anticipato, alcuni Consiglieri faranno proprie alcune delle richieste avanzate
nel volantino che è stato distribuito e le presenteranno sotto forma di emendamento.
Ho chiesto di essere informata in merito all’iter della discussione e, soprattutto, nel caso sia
possibile essere presenti in occasione di sedute del Consiglio che riguardino i nostri temi.
Ovviamente è necessario proseguire con contatti continui con il Consiglio regionale; potrebbe
essere richiesta un’audizione alla IV Commissione o organizzata una conferenza/dibattito:
sentiamoci.
E’ importante che le associazioni delle altre province piemontesi si attivino segnalando le
carenze nei confronti dei loro Consiglieri regionali di riferimento, anche attraverso il
coinvolgimento dei Sindaci e dei Consigli comunali, nonché degli organi istituzionali dei Consorzi
socio-assistenziali. Sono utili anche le segnalazioni ai Prefetti circa la massiccia violazione dei
fondamentali diritti alle cure socio-sanitarie e alle prestazioni socio-assistenziali.
La Fondazione continua ad essere disponibile come punto di coordinamento con quanti
desiderano continuare la collaborazione positiva avviata.
Un cordiale saluto.
Maria Grazia Breda
p. Comitato promotore
Segreteria c/o Fondazione Promozione sociale onlus
Via Artisti 36 – 10124 Torino
Tel. 011 8124469 Fax 011 8122595
info@fondazionepromozionesociale.it
www.fondazionepromozionesociale.it

INFO IMPORTANTI!!

-E' partita la raccolta firme per assemblea pubblica sul Welfare in cui chiediamo la presenza di Comune di Torino,Provincia e Regione Piemonte a un assemblea pubblica sul Welfare.
IN ALLEGATO I MODULI PER LA RACCOLTA FIRME.

INOLTRE PUOI FIRMARE LA PETIZIONE ANCHE ONLINE SU QUESTO LINK



-MANDATE LE VOSTRE STORIE,stiamo preparando un dossier,sulla condizione dei servizi alla persona,per cui caro operatore scrivi la tua storia e quella del tuo servizio in quest'epoca di tagli e di cancellazione di diritti.(anche in forma anonima).Mandala aautorganizzati@hotmail.it

LA RIVOLTA DELLE SCOPETTINE MAR 17 APR PIAZZA CASTELLO

http://youtu.be/sXsQBURqEdg

giovedì 12 aprile 2012

altro volantino che potete fotocopiare a distribuire

NOI SIAMO OPERATORI SOCIALI ...DIFENDIAMO IL WELFARE e I  DIRITTI SOCIALI !!!

-Lo sapevi che non ci sono soldi per il welfare ma che il portavoce del sindaco di Torino guadagna 150.000 euro l’anno e che 3/5 euro al mese è la cifra che si può spendere per favorire la socializzazione di ogni minore in carico ai servizi di educativa territoriale?

-Lo sapevi che le Asl  non assolvono i pagamenti nei confronti delle cooperative che gestiscono i servizi da tre anni e il comune è in pesante arretrato con le fatture e quindi molti operatori non stanno percependo lo stipendio o non sono sicuri di riceverlo nei prossimi mesi?

-Lo sapevi che in alcune cooperative,per poter risparmiare,si sta valutando di non pagare i giorni di malattia ai dipendenti?

-Lo sapevi che sulle risorse disponibili per le politiche sociali nel 2012 c’è stato un taglio del 35% rispetto alle risorse dell’anno precedente e che molte cooperative e consorzi collasseranno?

-Lo sapevi che sulle risorse disponibili per le politiche sociali nel 2012 c’è stato un taglio del 35% rispetto alle risorse dell’anno precedente e che a molte persone saranno tagliati servizi essenziali?

NOI COSA POSSIAMO FARE?

-Possiamo fare finta di niente !!!

-Possiamo credere che è colpa della crisi,e chiudere gli occhi !!!

-Possiamo adattarci a questa situazione sperando che non tocchi a noi !!!

-Possiamo contribuire a cancellare ogni diritto delle persone con cui lavoriamo e trasformarci in badanti e controllori sociali !!!

OPPURE…Possiamo scegliere di organizzarci con altri,iniziando dal nostro luogo di lavoro e dal territorio in cui lavoriamo.  
Difendiamo quei diritti sociali scritti nella nostra costituzione!!!
Costruiamo un nuovo modello sociale ,affinchè un ingiustizia subita da una persona diventi un ingiustizia subita da tutti!!!

E’ una scelta forse più faticosa,ma sicuramente più vitale e piu’ degna!!!!

E’ NECESSARIO PENSARE INSIEME  AD UNA MOBILITAZIONE EFFICACE!!!!

Le persone sono più importanti di treni veloci e auto blu.

volantino

NOI SIAMO OPERATORI SOCIALI NON DORMIENTI...DIFENDIAMO IL WELFARE e I  DIRITTI SOCIALI !!!

Siamo assistenti sociali, educatori, oss, psicologi, etc. che lavorano attraverso progetti educativi, riabilitativi e di sostegno in Servizi rivolti a persone in difficoltà (anziani, disabili, minori,persone con disagi psichici, persone con problemi di tossicodipendenze, adulti in difficoltà,etc).Siamo SCANDALIZZATI dalla riduzione e in alcuni casi dall'azzeramento delle risorse per il sociale!!!! Sosteniamo la centralità della persona e crediamo nella possibilità di dare voce a ciascuno dando opportunità e garantendo diritti . Nel 2008 i fondi nazionali per le politiche sociali erano oltre i 2,5 miliardi, nell’anno 2011 ammontano a soli 538 milioni di euro: un taglio dell’80%. Ciò significa riduzioni e chiusure di servizi, diritti negati ai cittadini, rischio di disoccupazione per molti lavoratori e peggioramento per tante persone svantaggiate, problemi che tornano a scaricarsi per intero sulle famiglie. Nel 2012 in Piemonte ci sono 50 milioni in meno per l'assistenza: i tagli mettono a repentaglio molti servizi per disabili, non autosufficienti e minori con situazioni di disagio, e altri servizi alla persona, oltre a circa 5 mila posti di lavoro in Piemonte.

Inoltre segnaliamo i sempre maggiori ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione al terzo settore, che costringe il terzo settore a indebitarsi per poter pagare gli stipendi, o i lavoratori a lavorare per mesi senza percepire stipendio.

Ci raccontano che non ci sono soldi,che la crisi economica costringe a tagliare,
NON E' VERO,noi i soldi li abbiamo trovati.
Per non tagliare i fondi nel 2012 basterebbe rinunciare a:
-Il fortino del non cantiere per fare la TAV in Val di Susa costa 90.000 euro al giorno per un totale di 32 milioni di euro in un anno.
-Solo i premi di produzione dei dirigenti del comune di Torino costano piu' di 2 milioni(quelli della regione immaginiamo sia molti di piu').
-I rimborsi elettorali ai partiti per le sole politiche regionali del 2010 costano 20 milioni di euro.
-Sono 12 milioni di euro i soldi che si risparmierebbero riducendo i costi e gli sprechi della politica nella  Regione Piemonte.
Sommate queste cifre:sono 62.000 milioni di euro.

Tagliano i servizi e ledono i diritti delle persone perchè scelgono di farlo.
E' un intenzione!!!
E’ una responsabilità agita da tutta la politica a livello nazionale e a livello locale.
Non ci vengano a parlare di crisi e di tagli a livello nazionale se poi si spendono 20 milioni di euro per degli aerei da guerra.
Non ci vengano a parlare di crisi e di tagli a livello locale se poi si spendono in Piemonte solo nel 2010,20 milioni di euro per dei rimborsi elettorali.

Tagliare servizi significa togliere diritti a minori in difficoltà,a portatori di handicap intelettuale e fisico,ad adulti in difficoltà.
Il Welfare non è un opera di beneficienza ma è un diritto conquistato dalle lotte delle generazioni precedenti e garantito dalla nostra costituzione.

Le persone sono più importanti di treni veloci e auto blu.

OPERATORI SOCIALI NON DORMIENTI
(ci trovi anche su facebook)