martedì 27 marzo 2012

articolo di GLOB011 sui NON DORMIENTI

Torino: 26 Marzo "portate una sedia"

Scritto da Vincenzo Graziano e Rebecca Sansoé il 22 Marzo 2012
Torino: 26 Marzo "portate una sedia"www.flickr.com/68751915@N05
Cambia taglio. Una proposta dalla rete "operatori sociali non dormenti"

“Lo sapevate quanto guadagna il portavoce del sindaco di Torino? 150.000 euro l’anno, non si capisce, poi, perché un sindaco dovrebbe aver bisogno di qualcuno che parli per lui…3 euro al mese è invece il costo per sostenere la socializzazione di un minore in carico ai servizi sociali.” Con questa dichiarazione si è aperta la serata organizzata dagli operatori di diverse cooperative sociali sabato 17 marzo al Cafè Liber di Torino.
Gli “operatori sociali non dormienti”, questo il nome della rete di lavoratori, hanno deciso di uscire allo scoperto per portare all’attenzione dell’opinione pubblica la grave crisi che attraversa il settore del privato sociale. Lo slogan: “Cambia taglio!”. Durante la prima parte della serata è stato proiettato un filmato che raccoglieva una serie di interviste, realizzate dagli stessi operatori, che testimonia il lavoro di auto-inchiesta effettuato in questi ultimi mesi. Sono poi seguite esibizioni teatrali e musicali realizzate dagli stessi operatori sociali.
Sono assistenti sociali, educatori, oss (operatori socio-sanitari) che lavorano nei servizi educativi, riabilitativi e di sostegno rivolti a persone in difficoltà (anziani, disabili, persone con disagi psichici, persone con problemi di tossicodipendenze, adulti in difficoltà). Denunciano la riduzione ed in alcuni casi l’azzeramento delle risorse per il sociale. Nel 2008 i fondi nazionali per le politiche sociali ammontavano a oltre 2,5 miliardi di euro, mentre nel 2011 si sono ridotti a soli 538 milioni. Un taglio dell’80%. Nella sola regione Piemonte nel 2012 sono previsti 50 milioni in meno per l’assistenza, che metteranno a repentaglio servizi educativi, socio-assistenziali e sanitari.
Non stupisce scoprire che la prima iniziativa della rete dei “non dormienti” sia stata sfilare in corteo accanto al movimento No Tav in Val di Susa. La loro proposta è molto semplice: 66 milioni di euro si potrebbero risparmiare rinunciando all’inutile opera del Tav (spendiamo 32 milioni all’anno solo per pagare le forze di polizia intorno al non-cantiere), riducendo gli sprechi della Regione Piemonte, tagliando i premi di produzione dei dirigenti del Comune di Torino (2 milioni all’anno per ogni premio) e cancellando i rimborsi ai partiti che si sono presentati alle ultime elezioni per le regionali del Piemonte (20 milioni).
Chiedono al Comune di Torino ed alla Regione Piemonte la definizione dei “livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civili”, come previsto dalla Costituzione, un forte investimento nelle politiche sociali, attraverso un congruo aumento delle risorse destinate al sociale, all’educazione ed alla scuola. Chiedono una concreta applicazione del principio di sussidiarietà così come previsto dalla Costituzione e dalla Legge 328/00 sul sistema dei servizi sociali, che dia un effettivo riconoscimento di pari dignità alle organizzazioni della società civile. Inoltre, chiedono il ripristino del fondo per le non autosufficienze e, in una visione più ampia, misure universalistiche di sostegno al reddito contro la povertà ed un concreto aiuto per ridurre i rischi contro la vulnerabilità sociale.
In questi ultimi mesi, le cooperative sociali sono in credito nei confronti delle rispettive Asl, degli enti locali e della Regione. A farne le spese sono le cooperative minori che, avendo indici di patrimonializzazione ridotti, non sono più in grado di anticipare e garantire gli stipendi ai propri dipendenti. Il ritardo degli enti pubblici nei pagamenti delle fatture per quei servizi affidati o appaltati al terzo settore mette a rischio non solo servizi, ma anche posti di lavoro. L’indagine della Regione Piemonte pubblicata nel 2010 quantificava nelle sole cooperative sociali di tipo A un numero di lavoratori occupati pari a 29.600. Oggi, le cooperative sono 312 rispetto alle 275 alle quali faceva riferimento l’indagine.
Prossimo appuntamento, lunedì 26 marzo alle h18 per una riunione/presidio davanti al Comune di Torino, come recita il volantino diffuso dagli operatori non dormienti: “portate una sedia”.

VOLANTINO

NOI SIAMO OPERATORI SOCIALI NON DORMIENTI...DIFENDIAMO IL WELFARE e I  DIRITTI SOCIALI !!!


-Lo sapevi che non ci sono soldi per il welfare ma che il portavoce del sindaco di Torino guadagna 150.000 euro l’anno e che 3/5 euro al mese è la cifra che si può spendere per favorire la socializzazione di ogni minore in carico ai servizi di educativa territoriale?


-Lo sapevi che Asl e non assolvono i pagamenti nei confronti delle cooperative che gestiscono i servizi da tre anni e il comune è in pesante arretrato con le fatture e quindi molti operatori non stanno percependo lo stipendio o non sono sicuri di riceverlo nei prossimi mesi?


-Lo sapevi che in alcune cooperative,per poter risparmiare,si sta valutando di non pagare i giorni di malattia ai dipendenti?


-Lo sapevi che sulle risorse disponibili per le politiche sociali nel 2012 c’è stato un taglio del 35% rispetto alle risorse dell’anno precedente e che molte cooperative e consorzi collasseranno?


-Lo sapevi che sulle risorse disponibili per le politiche sociali nel 2012 c’è stato un taglio del 35% rispetto alle risorse dell’anno precedente e che a molte persone saranno tagliati servizi essenziali?

E’ NECESSARIO PENSARE INSIEME  AD UNA MOBILITAZIONE EFFICACE!!!!

Le persone sono più importanti di treni veloci e auto blu.

le perle di saggezza del nostro caro Giuseppe : )

l paradigma da cui vorrei partire, proprio date le condizioni in cui, oramai sempre più ampi strati della nostra società, stanno scivolando o sono gia caduti, come occasione, certamente dolorosa e drammatica, ma fitta di nuove opportunità; in altre parole, si tratta di trasformare un progetto politico, che sta determinando tutte le conseguenze di cui abbiamo ampiamente discusso, sia nelle nostre riunioni, sia al presidio di ieri pomeriggio.
si tratta di cogliere tutto il fenomeno di malcontento generale, quindi, di veicolarlo ed unificarlo, con la prospettiva di una vera e propria rivoluzione. forse, per la prima volta, si potrà parlare di rivoluzione dal basso, generata da questa sempre più crescente percezione, per altro ben supportata da fatti concreti, che effettivamente stanno provocando una moltitudine di "turbolenze", provenienti da tutto il mondo del lavoro, dell'associazionismo e di tutti i soggetti coinvolti, anche coloro che ancora non si sono accorti.
insistiamo sulla partecipazione di tutti, indipendentemente dall'appartenenza sociale, di classe, adottando gli stessi sistemi di terrorismo che, con efficacia più o meno reale, sono stati utilizzati dal potere, per immobilizzare tutta la nostra società; ribaltare la prospettiva, indicando con nomi e cognomi, i veri responsabili del degrado, non solo dal punto di vista economico, anzi, sottolineando quanto, anche gli aspetti etico-morali, hanno finito per determinare lo scenario di fronte al quale ci siamo venuti a trovare...
inutile riprendere, sul fronte storico, le cause che hanno generato questo penoso spettacolo, piuttosto, cercando di muovere dall'immediato, sia percettivamente, sia concretamente, introducendo argomenti attualissimi, come la perdita di diritti, tra i quali quelli dell'istruzione, della sanità pubblica, per finire con le realtà particolari, che stanno divenendo universali, come l'assistenza agli anziani, ai bambini nelle scuole, fino ai cosiddetti andicappati, di qualsiasi genere, calcando la mano sull'ipotesi che, per caso o per destino, un pezzo di sfiga potrebbe toccare a chiunque...
certo, con tutta l'abilità retorica necessaria, senza però, perdere di vista l'obiettivo, che deve essere quello di una reazione al timore di finire in disgrazia, proprio per sollecitare un'azione preventiva, da agire in tutti gli ambiti, a partire dal privato, per concludersi con la volontà di indurre, anche nella vita pubblica, quindi politica, effettivi gradi di sempre maggiore partecipazione...
a mio parere, anche l'adozione di un linguaggio effettivamente efficace, proprio come si fà in propaganda elettorale, con obiettivi del tutto rivoluzionari, in cui, soggetto e oggetto sono la stessa cosa, provando ad immaginare, almeno una volta, che il nostro futuro ce lo costruiamo noi, con la nostra capacità di aggregazione, di idee e di uomini...se ci crediamo, si potrà realizzare, quanto meno, arginare questa deriva da bassa macelleria, che non può e non deve passare, a patto di non renderci vittime sacrificali, senza aver tentato di sfuggire a queste terrificanti logiche...
un saluto a tutti, Giuseppe

RETE SAN PRECARIO TORINO

La crisi ha un merito: fa comprendere che il mondo del lavoro e del non lavoro stanno sulla stessa barca, e che rischia di affondare. Operai, migranti, atipiche, partite Iva mono-committenti, studenti, disoccupate, tutte e tutti precari. E la precarietà è allo stesso tempo unificante e frammentata. Unificante perché è il modo attuale dello sfruttamento insito nel rapporto di lavoro, fatto di subalternità e ricattabilità. Frammentata, perché ognuno la percepisce in modo diverso. Come reagire? Le forme sindacali non sono adeguate e le proposte dei partiti politici “amici” (si fa per dire) fanno acqua da ogni parte. La cassaintegrazione è scambismo politico e sperequazione.

Serve una prospettiva. Sul debito, è imprescindibile rinegoziare quella parte che si può definire “odiosa” e “illegittima”: noi il debito non lo paghiamo, organizziamo le pratiche del diritto all’insolvenza! Sul lavoro è necessario osare: salario minimo orario, aumenti salariali, riduzione delle tipologie contrattuali (e non un nuovo contratto che rende inagibile l’art 18), un reddito di base incondizionato come sostegno al reddito che sostituisca gli ammortizzatori attuali distorti e iniqui, un welfare del comune per l’accesso a casa, mobilità, conoscenza, energia, acqua: beni comuni sociali.
 

Il 31 marzo saremo a Milano al corteo nazionale contro il debito, 
una prima occasione per dar voce a quel 99% escluso dal tavolo delle trattative e sul quale ricadrà i costi di questa riforma.

Per uno spezzone metropolitano della ri/generazione precaria
Milano, 31 Marzo 2012, ore 14 piazza medaglie d’oro

Rete San Precario Torino
349 8467884

Ri/generazioni precarie: call for 31 marzo

Per uno spezzone metropolitano della ri/generazione precaria
La crisi ha un merito: fa comprendere che il mondo del lavoro e del non lavoro stanno sulla stessa barca, e che rischia di affondare. Operai, migranti, atipiche, partite Iva mono-committenti, studenti, disoccupate, tutte e tutti precari. E la precarietà è allo stesso tempo unificante e frammentata. Unificante perché è il modo attuale dello sfruttamento insito nel rapporto di lavoro, fatto di subalternità e ricattabilità. Frammentata, perché ognuno la percepisce in modo diverso. Come reagire? Le forme sindacali non sono adeguate e le proposte dei partiti politici “amici” (si fa per dire) fanno acqua da ogni parte. La cassaintegrazione è scambismo politico e sperequazione.
Solo un quarto dei licenziati ha diritto alla disoccupazione e solo quattro su dieci sono tutelati dall’articolo 18: ciò se si tiene conto dei Cocopro e delle false partita iva, quindi della realtà. I migranti sono cittadini a tempo determinato vincolati dal cartoncino colorato d’infamia del permesso di soggiorno. Da un fronte così framentato è difficile condurre una battaglia che parli a tutti di una nuova civiltà di diritti. Eppure è necessario e doveroso, e anche possibile.
Serve una prospettiva. Sul debito, è imprescindibile rinegoziare quella parte che si può definire “odiosa” e “illegittima”: noi il debito non lo paghiamo, organizziamo le pratiche del diritto all’insolvenza! Sul lavoro è necessario osare: salario minimo orario, aumenti salariali, riduzione delle tipologie contrattuali (e non un nuovo contratto che rende inagibile l’art 18), un reddito di base incondizionato come sostegno al reddito che sostituisca gli ammortizzatori attuali distorti e iniqui, un welfare del comune per l’accesso libero e gratuito a casa, mobilità, conoscenza, energia, acqua: beni comuni sociali.
Per questo ci piace pensare la partecipazione al corteo di Milano non come semplice messa in rete di r/esistenza precaria. Perchè rivendicare reddito di base incondizionato significa spostare il centro del proprio agire dal diritto al lavoro, al diritto alla scelta del lavoro. E, piaccia o non piaccia, è necessario per cambiare un brutto mondo costruito da brutti lavori necessario poterli rifiutare, meccanismo che sta alla base del conflitto.
Rivendicare accesso a mobilità, saperi, cultura significa affiancare al rifiuto e al conflitto un’idea nuova di socialità e benessere. Chiedere diritto a maternità, istruzione e sanità pubbliche, cittadinanza per migranti significa fondare una idea di futuro sulla solidarietà e universalità. Per noi il corteo del 31 marzo 2012 sarà nel segno della ri/generazione precaria: narrazione della forza della cooperazione, capace di lasciare nella metropoli segni costruttivi di un altro modo di intendere territorio, beni comuni, saperi, relazioni e intelligenze precarie.
Milano, 31 Marzo 2012, ore 14 piazza medaglie d’oro
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QUALCHE FOTO DEL PRESIDIO DEL 26 MARZO 2012 SOTTO IL COMUNE

















Operatori Sociali Non Dormienti: VIDEO DEL NOSTRO BRAVISSIMO NICOLA! : )

Operatori Sociali Non Dormienti: VIDEO DEL NOSTRO BRAVISSIMO NICOLA! : ): http://youtu.be/uhh7FOWLfQQ

VIDEO DEL NOSTRO BRAVISSIMO NICOLA! : )

http://youtu.be/uhh7FOWLfQQ

GRAZIE A VOI TUTTI, e prox incontro

Gli operatori sociali non dormienti ringraziano TUTTI coloro che ieri hanno partecipato al presidio avvenuto sotto il Comune di torino!
ci sono state belle energie che circolavano e voglia di cambiare questa situazione!
Giovedi sera il 29 marzo dalle 21, ci riuniremo di nuovo alla Social Project in v. passo buole 166, per continuare a pensare e promuovere azioni di questo tipo!
vi aspettiamo numerosi!
un abbraccio
op.soc. nn dormienti : )

giovedì 22 marzo 2012

..E GIUSEPPE AGGIUNGE..

se abbiamo presente il profilo psicologico che certe situazioni possono causare, il racconto può procedere...
in questo Paese, la Costituzione afferma che ogni cittadino a pari dignità, diritti e doveri, qualsiasi siano le proprie condizioni, capacità e idee...
come ho gia detto durante l'intervista, proiettata al Caffè Liber, sabato 17marzo scorso, i disabili sono cittadini come gli altri, quando devono pagare le tasse e contribuire alla vita pubblica dello Stato, mentre, per vedersi riconosciuti quei diritti sanciti dalla stessa Costituzione, finiscono per doverseli pagare una seconda volta, a patto di poterselo permettere...
la definizione sarebbe "vita di relazione", sì proprio quella "relazione" che fà di un uomo, un cittadino, un ente sociale, che genera opportunità e ricchezza, non solo sul piano economico, ma anche su quello etico, orizzonte, quello morale, di cui tanti si riempono la bocca, dimenticando quello che hanno appena dichiarato, immediatamente dopo aver portato a termine la propria affermazione.
nel gennaio 2008, oramai più di 4 anni fà, l'amministrazione cittadina torinese, mi invia un meraviglioso documento, nel quale si affermano i miei diritti di libertà e di mobilità, rientranti in quella opportunità di "vita di relazione", riconosciutami anche in virtù del conferimento del servizio di buoni taxi; il documento si conclude, con la comunicazione in cui, a causa di problemi di bilancio, non sono disponibili i fondi per finanziare il servizio, pertanto questo stesso, viene sospeso fino a data da destinarsi...
Torino, 22 marzo 2012...e i tagli procedono

l'antidoto del nostro caro GIUSEPPE GIRARDI

l'allegria, il sorriso, gli atteggiamenti positivi, tesi a non lasciare che gli stati d'animo si lascino appesantire dalla realtà...
buoni propositi, prospettive di future felicità, mozioni di intenti che possano rappresentare la realizzazione dei nostri sogni...
belle parole, che pur significano qualcosa, come monito per alimentare progetti e conseguenti realizzazioni, che, finchè restano in ambito teorico, trovano tutta la loro realtà, proprio come un'ottima propaganda, da perseguire fino alla sacralizzazione dell'elezione del solito candidato, guitto o seriamente impegnato, vittima della solita eterogenesi, al primo confronto con l'agone politico, fitto di interessi della più diversa provenienza.
se nei progetti dell'umanità tutta intera, si possono ancora agire elementi condizionanti, derivati da una moltitudine di individui in stato di soggezione, di sofferenza, non sembra questo, un ottimo motivo di reazione, al fine di esercitare quella stessa eterogeneità, su politiche a sfondo esclusivamente economico, che dell'economia dei più, si disinteressa pressocchè totalmente?
riprendiamoci la libertà, il diritto, la possibilità di influire sull'agenda politica, di questo o quel governo, di cui non se ne comprende la differenza, agendo in tutti i modi, anche quelli che la legge considera illegittimi.
non è una semplice questione formale, piuttosto, si tratta di aspetti immediatamente pratici, dove sia possibile e attuabile, un'inversione delle prospettive future, che non ci devono vedere vittimizzati al solo scopo di contribuire, più o meno passivamente, alle manchevolezze della finanza, legale o no, con il risultato di passivi esercenti di doveri, completamente defraudati di quei tanto strombazzati diritti, umanitari e non, che dovrebbero ancora rappresentare i capisaldi della democrazia, dell'equa distribuzione della ricchezza, della dignità e della giusta partecipazione alla vita pubblica, con tutte le ricadute di carattere socio-culturali.
parole, parole che, per una volta, non vogliono essere la solita rappresentazione dell'arte retorica, piena di contenuti, svuotati di valore e di efficacia, se non ne agìamo le prerogative, in termini fattivi e concreti...
il luogo materiale, oltre quello virtuale della rete, torna ad essere la piazza, come realtà in cui, proprio attraverso l'incontro e il libero confronto, ci si possa conoscere e riconoscere, fino all'espressione di un nuovo progetto politico, da imporre al potere, che, per una volta, e magari per sempre, non scelga al nostro posto, sulla nostra pelle, ma che realizzi i progetti della moltitudine, quella che, con il sorriso e l'allegria, trova ancora la forza per aggregarsi, questa volta, con lo scopo di non far festa, ma di fare la festa all'ancienne regime...
saluti a tutti

Monza - San Precario: operatori sociali CESED deliegittimano il Consiglio di Amministrazione

COMUNICATO STAMPA SAN PRECARIO
OPERATORI SOCIALI COOPERATIVA CESED DELIGITTIMANO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
L'assemblea dei soci lavoratori della cooperativa Cesed tenutasi dopo gli eventi sotto riportati hanno votato una delibera che delegittima il consiglio di amministrazione in carica. (Testo delibera qui sotto e in allegato)
La cooperativa opera soprattutto nelle aree della Brianza e del novarese. Ha appalti comunali per asili, nido, scuole elementari. Si parla di 500 operatori e operatrici sociali che rischiano di perdere non solo il lavoro, ma tfr, mensilità arretrate non pagate. Quello che denunciano è la totale non comunicazione del reale stato delle cose da parte della direzione che dopo aver portato al fallimento la cooperativa con un buco di 7 milioni di euro non ha neppure la decenza di affrontarli in un'assemblea convocata dalla dirigenza stessa.
Decine e decine sono gli educatori pronti all'azione legale che sarà portata avanti dagli avvocati del neonato Punto San Precario di Monza.
Meglio di ogni comunicato sono le parole di alcune delle operatrici presenti all'assemblea.
Comunicato stampa del 7 febbraio:
Più di 200 lavoratori e soci della Cooperativa Cesed si sono presentati dietro convocazione ufficiale in Via Galvani 26 per partecipare all'assemblea del CdA della cooperativa che avrebbe duvuto portare alla liquidazione della cooperativa stessa e il passaggio ad una nuova cooperativa creata ad hoc.
Gli educatori erano fortemente preoccupati per il loro Tfr, per le mensilità non pagate e chiaramente per il loro futuro lavorativo che sembra lontano dall'essere garantito. La direzione della Cesed sorpresa sia della numerosa partecipazione che dalla chiara volontà degli educatori di avere spiegazioni e risposte e di poter esercitare il loro diritto di soci ha prima cercato di impedirne l'accesso e quando i lavoratori sono comunque entrati nella sala ha deciso di annullare la convocazione con la scusa che non era possibile verificare chi poteva e chi non poteva partecipare alla stessa.
L'amministratore Angelo Maffioletti se ne è andato portandosi via i libri legali della cooperativa impedendo così di poterla svolgere ugualmente. Prima di andarsene è stata chiamata la polizia e a seguire la Digos. L'avvocato del Punto San Precario di Monza - con sede presso la Foa Boccaccio - presente a tutela di decine e decine di operatori sociali, ha dato garanzia e spiegazione della situazione.
Resta la figura indecorosa della dirigenza di una cooperativa sociale che si sottrae al confronto con i propri lavoratori defilandosi dalle proprie responsabilità. Allo stato il bilancio della cooperativa ha un passivo di oltre 7.000.000 di euro. La preoccupazione degli operatori è quindi del tutto giustificata. La beffa è che come soci della cooperativa hanno dovuto versare alle casse della stessa fino a 1.000 euro che moltiplicata per 500 operatori fa un bel gruzzolo.
Ufficio Stampa: Paola Gasparoli 333 5446280  

 L'Assemblea dei soci della Cooperativa Ce.se.d., convocata nel giorno 7 febbraio 2012 alle ore 20.15, delibera che il consiglio d'amministrazione in carica non è più legittimo in quanto non persegue, come da statuto (art.3) lo scopo e l'interesse generale mutualistico e solidaristico dei soci senza fini di speculazione    privata e la continuità di occupazione lavorativa e le migliori condizioni economiche, sociali e professionali per i soci  lavoratori.
L'Assemblea dei soci lavoratori di Ce.se.d. approva all'unanimità (150 soci più deleghe in fase di conteggio).
Art. 3 (Scopo mutualistico)
La cooperativa conformemente all'art. 1 della Legge 381/1991, non ha scopo di lucro e si propone di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini sviluppando fra essi lo spirito  mutualistico e solidaristico.
La Cooperativa, inoltre, è retta e disciplinata secondo il principio della mutualità senza fini di speculazione privata ed ha anche per scopo quello di ottenere tramite la gestione in forma associata continuità di occupazione lavorativa e le migliori condizioni economiche, sociali e professionali per i soci lavoratori.
La Cooperativa può svolgere la propria attività anche con terzi. A norma della legge 3 Aprile 2001 n. 142 e successive modificazioni e integrazioni, il socio lavoratore stabilisce successivamente all'instaurazione del rapporto associativo un ulteriore rapporto di lavoro in forma subordinata o autonoma, o in qualsiasi altra forma consentita dalla legislazione vigente, compreso il rapporto di associazione in partecipazione, con cui        contribuisce comunque al raggiungimento dello scopo sociale. La Cooperativa aderisce alla Confederazione Cooperative Italiane.

PRESIDIO LUNEDI 26 MARZO H. 18 DAVANTI AL COMUNE DI TORINO

OPERATORI SOCIALI NON DORMIENTI...DIFENDIAMO IL WELFARE e I  DIRITTI SOCIALI !!!
LUNEDI’ 26 MARZO 2012 RIUNIONE/PRESIDIO
DAVANTI AL COMUNE DI TORINO
ORE 18.00(portate una sedia)

 -Lo sapevi che non ci sono soldi per il welfare ma che il portavoce del sindaco di Torino guadagna 150.000 euro l’anno e che 3/5 euro al mese è la cifra che si può spendere per favorire la socializzazione di ogni minore in carico ai servizi di educativa territoriale?

-Lo sapevi che Asl e non assolvono i pagamenti nei confronti delle cooperative che gestiscono i servizi da tre anni e il comune è in pesante arretrato con le fatture e quindi molti operatori non stanno percependo lo stipendio o non sono sicuri di riceverlo nei prossimi mesi?

-Lo sapevi che in alcune cooperative,per poter risparmiare,si sta valutando di non pagare i giorni di malattia ai dipendenti?

-Lo sapevi che sulle risorse disponibili per le politiche sociali nel 2012 c’è stato un taglio del 35% rispetto alle risorse dell’anno precedente e che molte cooperative e consorzi collasseranno?

-Lo sapevi che sulle risorse disponibili per le politiche sociali nel 2012 c’è stato un taglio del 35% rispetto alle risorse dell’anno precedente e che a molte persone saranno tagliati servizi essenziali?

E’ NECESSARIO PENSARE INSIEME  AD UNA MOBILITAZIONE EFFICACE!!!!

Le persone sono più importanti di treni veloci e auto blu.

OPERATORI SOCIALI NON DORMIENTI
(ci trovi anche su facebook )

lunedì 19 marzo 2012

grazie e prox riunione

Gli Operatori Sociali Non Dormienti ringraziano a tutti per la bella serata di sabato 17..eravamo tanti...Continuiamo ad essere tanti anche alle prossime iniziative.Ci piace ballare,il teatro,i video e i concerti.FACCIAMO CRESCERE ANCHE IL PIACERE ALLA PARTECIPAZIONE-
Prossima Riunione Non Dormienti:MARTEDI' 20 MARZO,h 21.Via.Passo Buole 166,presso Coop.Social Project/Torino.

domenica 11 marzo 2012

PROX INCONTRO OP. NON DORMIENTI MARTEDI 13 MARZO CAFè LIBER

Ciao a tutti ragazzi
il prox incontro avverrà martedi 13 marzo al cafè liber dalle h 21 in cso Vercelli 2.
 La serata verterà sulla preparazione dell'evento del 17 marzo, e saranno disponibili i 5.000 flyer.
Partecipate numerosi come sempre!
a prestossssssssssss
op.sociali nn dormienti

domenica 4 marzo 2012

PROX INCONTRO OP. NON DORMIENTI

Ciao ragazzi
il prx incontro sarà al Cafè Liber in cso Vercelli 2 (dove si terrà l'evento del 17 marzo) dalle 21 in poi..
vi aspettiamo numerosi per organizzare l evento!
baci a tutti e buona settimana
osnd

OPERATORI SOCIALI NON DORMIENTI TI INVITA:

SABATO 17 MARZO 2012

CAMBIA TAGLIO:Concerto/Festa/Teatro/Video/Banchetti Informativi in difesa del welfare e dei diritti sociali.
... PRESSO CAFE' LIBER
C.so Vercelli 2/Torino
dalle ore 20.00,
ingresso libero con tessera arci

Siamo assistenti sociali, educatori, oss, psicologi, etc. che lavorano attraverso progetti educativi, riabilitativi e di sostegno in Servizi rivolti a persone in difficoltà (anziani, disabili, minori,persone con disagi psichici, persone con problemi di tossicodipendenze, adulti in difficoltà,etc).Siamo SCANDALIZZATI dalla riduzione e in alcuni casi dall'azzeramento delle risorse per il sociale!!!! Sosteniamo la centralità della persona e crediamo nella possibilità di dare voce a ciascuno dando opportunità e garantendo diritti . Nel 2008 i fondi nazionali per le politiche sociali erano oltre i 2,5 miliardi, nell’anno 2011 ammontano a soli 538 milioni di euro: un taglio dell’80%. Ciò significa riduzioni e chiusure di servizi, diritti negati ai cittadini, rischio di disoccupazione per molti lavoratori e peggioramento per tante persone svantaggiate, problemi che tornano a scaricarsi per intero sulle famiglie. Nel 2012 in Piemonte ci sono 50 milioni in meno per l'assistenza: i tagli mettono a repentaglio molti servizi per disabili, non autosufficienti e minori con situazioni di disagio, e altri servizi alla persona, oltre a circa 5 mila posti di lavoro in Piemonte. Inoltre segnaliamo i sempre maggiori ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione al terzo settore, che costringe il terzo settore a indebitarsi per poter pagare gli stipendi, o i lavoratori a lavorare per mesi senza percepire stipendio.
Ci raccontano che non ci sono soldi,che la crisi economica costringe a tagliare,NON E' VERO,noi i soldi li abbiamo trovati.

Per non tagliare i fondi nel 2012 basterebbe rinunciare a:

-Il fortino del non cantiere per fare la TAV in Val di Susa costa 90.000 euro al giorno per un totale di 32 milioni di euro in un anno.
-Solo i premi di produzione dei dirigenti del comune di Torino costano piu' di 2 milioni(quelli della regione immaginiamo sia molti di piu').
-I rimborsi elettorali ai partiti per le sole politiche regionali del 2010 costano 20 milioni di euro.
-Sono 12 milioni di euro i soldi che si risparmierebbero riducendo i costi e gli sprechi della politica nella Regione Piemonte.
Sommate queste cifre:sono 62.000 milioni di euro.
Tagliano i servizi e ledono i diritti delle persone perchè scelgono di farlo.E' un intenzione.
Questi signori non sono i rappresentanti della comunità e dei cittadini.Questi signori sono i rappresentanti dei loro privilegi e dei privilegi di una piccola minoranza di affaristi e banchieri.

Un evento per dire NO ai tagli applicati da Comune di Torino e Regione Piemonte ai servizi e al personale socio assistenziale e sanitario.
Un evento per dire SI al Welfare.
Tagliare servizi significa togliere diritti a minori in difficoltà,a portatori di handicap intelettuale e fisico,ad adulti in difficoltà.
Il Welfare non è un opera di beneficienza ma è un diritto conquistato dalle lotte delle generazioni precedenti e garantito dalla nostra costituzione.

Suonano:

I FASTI:Nascono nell'inverno del 2008, dopo la chiusura del progetto Seminole (band storica del D.I.Y della penisola), I Fasti sono due bassi, due pc, due chitarre e una voce, le loro composizioni crude/dolci/reali/irreali/discutibili/irriverenti puntano dritte allo stomaco,riff di basso e chitarre carichi, melodici, sporchi, vissuti.
www.facebook.com/ifasti

OPERATORI SOCIALI NON DORMIENTI TI INVITA:

SABATO 17 MARZO 2012

CAMBIA TAGLIO:Concerto/Festa/Teatro/Video/Banchetti Informativi in difesa del welfare e dei diritti sociali.
... PRESSO CAFE' LIBER
C.so Vercelli 2/Torino
dalle ore 20.00,
ingresso libero con tessera arci

Siamo assistenti sociali, educatori, oss, psicologi, etc. che lavorano attraverso progetti educativi, riabilitativi e di sostegno in Servizi rivolti a persone in difficoltà (anziani, disabili, minori,persone con disagi psichici, persone con problemi di tossicodipendenze, adulti in difficoltà,etc).Siamo SCANDALIZZATI dalla riduzione e in alcuni casi dall'azzeramento delle risorse per il sociale!!!! Sosteniamo la centralità della persona e crediamo nella possibilità di dare voce a ciascuno dando opportunità e garantendo diritti . Nel 2008 i fondi nazionali per le politiche sociali erano oltre i 2,5 miliardi, nell’anno 2011 ammontano a soli 538 milioni di euro: un taglio dell’80%. Ciò significa riduzioni e chiusure di servizi, diritti negati ai cittadini, rischio di disoccupazione per molti lavoratori e peggioramento per tante persone svantaggiate, problemi che tornano a scaricarsi per intero sulle famiglie. Nel 2012 in Piemonte ci sono 50 milioni in meno per l'assistenza: i tagli mettono a repentaglio molti servizi per disabili, non autosufficienti e minori con situazioni di disagio, e altri servizi alla persona, oltre a circa 5 mila posti di lavoro in Piemonte. Inoltre segnaliamo i sempre maggiori ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione al terzo settore, che costringe il terzo settore a indebitarsi per poter pagare gli stipendi, o i lavoratori a lavorare per mesi senza percepire stipendio.
Ci raccontano che non ci sono soldi,che la crisi economica costringe a tagliare,NON E' VERO,noi i soldi li abbiamo trovati.

Per non tagliare i fondi nel 2012 basterebbe rinunciare a:
-Il fortino del non cantiere per fare la TAV in Val di Susa costa 90.000 euro al giorno per un totale di 32 milioni di euro in un anno.
-Solo i premi di produzione dei dirigenti del comune di Torino costano piu' di 2 milioni(quelli della regione immaginiamo sia molti di piu').
-I rimborsi elettorali ai partiti per le sole politiche regionali del 2010 costano 20 milioni di euro.
-Sono 12 milioni di euro i soldi che si risparmierebbero riducendo i costi e gli sprechi della politica nella Regione Piemonte.
Sommate queste cifre:sono 62.000 milioni di euro.
Tagliano i servizi e ledono i diritti delle persone perchè scelgono di farlo.E' un intenzione.
Questi signori non sono i rappresentanti della comunità e dei cittadini.Questi signori sono i rappresentanti dei loro privilegi e dei privilegi di una piccola minoranza di affaristi e banchieri.

Un evento per dire NO ai tagli applicati da Comune di Torino e Regione Piemonte ai servizi e al personale socio assistenziale e sanitario.
Un evento per dire SI al Welfare.
Tagliare servizi significa togliere diritti a minori in difficoltà,a portatori di handicap intelettuale e fisico,ad adulti in difficoltà.
Il Welfare non è un opera di beneficienza ma è un diritto conquistato dalle lotte delle generazioni precedenti e garantito dalla nostra costituzione.

Suonano:

I FASTI:Nascono nell'inverno del 2008, dopo la chiusura del progetto Seminole (band storica del D.I.Y della penisola), I Fasti sono due bassi, due pc, due chitarre e una voce, le loro composizioni crude/dolci/reali/irreali/discutibili/irriverenti puntano dritte allo stomaco,riff di basso e chitarre carichi, melodici, sporchi, vissuti.
www.facebook.com/ifasti

CABRONES:duri e minimalisti, mirano all'essenziale,avvicinadosi ulteriormente a un post-punk cantautoriale. I Cabrones alternano rabbia, amore, odio. Nel 2011 esce l'ep "Sala d'Attesa", 5 brani originali più 2 cover ("Fenomenologia", Franco Battiato 1972 e "Rozzemilia", CCCP 1987). E' un disco compatto e maturo registrato al Plagamatta studio di Torino da Pier Giorgio Agus.Un gruppo, originale e divertente da vedere in live.
www.facebook.com/#!/pages/CaBRoNeS/151436241597050

CIRCO SOGNI:Nato nel 2007, da un gruppo di amici con la passione per la musica. Porta in giro pezzi propri di musica rock-folk, arrangiati in modo semplice e creativo!Ogni brano è l'incrocio di gusti, stili e influenze personali dei vari componenti.

MATTIA MARTINENGO: cantautore e scrittore,"Trascorrendo" è il suo primo album solista.
www.mattiamartinengo.bandcamp.com

"INTERVENTI TEATRALI A CURA DI CRISTINA CONTI E ILARIA COMOLLI" e le loro PUZZETTE CLOWN
Le “Puzzetta's Clowns” nascono nel 2004 e sono attive principalmente in contesti informali (feste di quartiere, animazione di giardini pubblici, feste di compleanno).
Il teatro come strumento di incontro, scambio e crescita, in grado di favorire la scoperta e l'attivazione di potenzialità inespresse.,contribuendo alla valorizzazione della risata come grande opportunità educativa e relazionale.

Dj Set:FURFI T.DANZE e ZE PEQUENO SELECTA
(In consolle si alternano e lottano tra loro il reggae e la musica degli anni 80).

Inoltre contributi video e banchetti informativi.
I Non Dormienti li trovi su facebook e su:
www.nondormienti.blogspot.com
o scrivendo alla mail,autorganizzati@hotmail.it